Meteo

Sito della stazione meteo di Michele Trentin

Il cielo azzurro

Per quanto più lentamente del previsto, procedo con la pubblicazione di articoli di approfondimento tesi a riassumere in poche righe informazioni di base che aiutino a meglio comprendere le tematiche meteorologiche.
L’altra volta abbiamo visto l’atmosfera dove hanno luogo i fenomeni meteorologici.
Oggi vediamo cosa ci dice sull’evoluzione meteorologica un cielo azzurro.

Di seguito il link ad un file pdf contenente l’articolo.

Buona lettura a tutti!

Il cielo azzurro

L’atmosfera

Come promesso qualche mese fa, inizio una serie di articoli di approfondimento tesi a riassumere in poche righe informazioni di base che aiutino a meglio comprendere le tematiche meteorologiche.
In altri termini, questi articoli vorrebbero affrontare con parole molto semplici le principali tematiche scientifiche relative alla meteo e spiegare i principali parametri utilizzati in questo settore in modo da rendere le analisi e le previsioni più facilmente comprensibili.

Poiché i fenomeni meteorologici nascono e si sviluppano in atmosfera, è bene partire da questa.
Di seguito, quindi, il link ad un file pdf contenente un articolo di approfondimento sull’atmosfera.

Buona lettura a tutti!

Atmosfera

Aggiornamenti

Ciao a tutti.
Ho finalmente trovato (o ritrovato) un pò di tempo per aggiornare il sito.
In particolare, ho aggiornato non solo i dati in archivio, ma anche i link dell’animazione radar e del lam Cosmo che non funzionavano più (sono stati modificati).
Ho anche aggiunto il link ad un archivio radar che permette di vedere sequenze radar di date a scelta per vedere cosa è successo in un momento preciso del passato (ad esempio il tornado di Mira con la sua genesi?)
A breve torno a pubblicare con regolarità anche le analisi sulla situazione meteo.
Ciao a tutti.

Quando nevica?

Mi permetto di fare qui un approfondimento sul fenomeno traendo spunto da un’analisi fatta dall’amico Davide Rosa sul forum di Serenissimameteo.eu.

Le condizioni per una nevicata sono particolari e non facili da raggiungere in generale. Nelle nostre zone, poi, la cosa è ancor più complicata.

Perché il fiocco, una volta formatosi, giunga al suolo proficuamente deve superare vari ostacoli. I più importanti sono temperatura ed umidità a 850hPa (ossia circa 1400-1500m) e temperatura ed umidità a 925hPa (circa 500m). C’è poi l’ultimo tratto fino al suolo.
In altri termini vi è un corridoio tra il suolo e l’altezza alla quale si forma il fiocco che deve presentare, per tutta la sua lunghezza, condizioni tali da consentire al fiocco di rimanere tale. Tale corridoio, o colonna d’aria, deve raggiungere ovunque la saturazione con parametri adatti al mantenimento del fiocco (omotermia).

Prendiamo quindi un diagramma psicrometrico, ovvero un diagramma che racchiude tutte le proprietà dell’aria umida.
Diagr_psicrometrico2

La successione G-F-E-D-C-B-A rappresenta la direzione di saturazione di un volume d’aria avente le condizioni da nevicata. L’obbiettivo da raggiungere è A: 100% di UR a T:+0.5°C. Sopra la linea definita dalla successione il fiocco non ce la fa, sotto rimane intatto.
Posso raggiungere tale obiettivo se mi trovo in una posizione iniziale NON PEGGIORE di quella di cui al punto:
B: 90% di UR a T:+1.1°C
C: 80% di UR a T:+1.6°C
D: 70% di UR a T:+2.4°C
E: 60% di UR a T:+3.3°C
F: 50% di UR a T:+4.2°C
G: 40% di UR a T:+5.0°C
Ovviamente la saturazione la raggiungiamo grazie ai fenomeni in atto (le precipitazioni incanalano nel corridoio e verso il basso l’aria fredda e umida presente in quota) che consentiranno, con una certa approssimazione, di seguire le curve isoentalpiche (quella che ci interessa è quella della successione) a meno di eventi intermedi di disturbo (come ad esempio vento magari freddo ma secco a quote intermedie che provocherebbe il dissolversi del fiocco).

Per quanto detto, quindi, si arriva alla conclusione che se anche all’inizio delle precipitazioni i valori di T e UR fossero ottimali a 1400m e a 500m, se al suolo ho 3°C e 60% di umidità, il fiocco rimane intatto (nevica). Allo stesso modo, con T=1,5°C e UR=90% il fiocco tende a sciogliersi.
Qualora in quota a qualche livello vi siano condizioni di fusione del fiocco, se anche l’aria sotto è più fredda, quanto rimane del fiocco eventualmente gela, ma non si riforma.

Per quanto detto, quindi, una buona previsione sul tema neve non può prescindere dalla lettura di principali valori atmosferici a tutte le quote, soprattutto le più basse. Tale lettura non può essere affidabile a giorni di distanza (soprattutto per la pianura), pertanto una previsione corretta di nevicata può essere fatta solo a 24h-36h massimo dall’evento (spesso 24h sono già troppe).