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Sito della stazione meteo di Michele Trentin

Sito in HTML per Cumulus

PERSONALIZZARE PUBBLICAZIONE WEB DEI DATI DI CUMULUS

Le procedure possibili per effettuare quanto emerge nel titolo sono svariate. Prima di procedere con lo spiegarne una di semplice, è bene vedere in due parole come è strutturato un sito web e come lavora Cumulus in questo senso.

 

  1. SITO WEB e CUMULUS

Un sito web è un insieme di svariati files disposti su una directory principale e su una o più sottodirectory. Il linguaggio di programmazione di questi files (o meglio di alcuni di essi) è l’HTML. In questo senso, un sito web lo si può costruire scrivendolo direttamente in HTML oppure usando uno dei tantissimi programmi che permettono di costruirlo e disegnarlo a piacere esattamente come si fa con una pubblicazione qualsiasi. Sarà poi cura del programma tradurre quanto creato in files HTML. Alcuni esempi di programmi sono Dreamweaver, Easy WEB Creator, WebEasy, Studio Web, Visual web developer, Microsoft Publisher, ……..

La struttura dei files prevede, innanzitutto, la presenza di un file chiamto index.htm o index.html che è la radice, ossia il primo file che viene lanciato quando si carica la pagine web. Nel caso di Cumulus, ad esempio, il file index lo si trova nella directory Cumulus/web. Tale file html può (e faremo così nel seguito) essere aperto con Notepad.

La struttura files/directories che pretende Cumulus è:

  • Una directory principale dove risiedono tutti i files html e quelli di sistema;
  • Una sottodirectory denominata images.

Sorvolo su ciò di cui necessita Cumulus per realizzare il realtime.

Di default Cumulus, quando invia i files all’area web programmata, prima preleva una sequenza di files standard HTML denominati indexT.htm, gaugesT.htm, todayT.htm, ecc. All’interno di tali files vi sono delle parole chiave (web tags) che alle quali Cumulus sostituisce i valori corrispondenti (ad esempio al tags <#temp> sostituisce il valore della temperatura attuale).

Una lista dei webtags è presente nell’help di Cumulus.

Compilati in questo modo ogni singolo file, lo salva con il nome senza T (index.htm, gauges.htm, today.htm,….). Finito di generare tali files html, li invia nell’area web. Successivamente invia i files immagini relativi ai vari grafici di temperatura, pressione, ecc., presenti nella directory c:\Cumulus\web\images. Tali files vengono inviati nella directory images del sito.

 

  1. REALIZZIAMO IL SITO

A questo punto si deve scegliere un programma per realizzare il sito. Io ho scelto WebEsay poiché genera il sito esattamente come Cumulus, tranne per il fatto che tutti i files linkati (i grafici di temperatura, pressione, ecc.) li mette in una sottodirectory chiamata linked. Tale scelta non è casuale. Nei files html il programma metterà tutti i riferimenti a tutti i files. Più la struttura è diversa più modifiche si dovranno fare per adattare i files ottenuti al modo di lavorare di Cumulus (che in merito è piuttosto rigido).

Con il programma si “disegna” quindi il sito mettendo nei punti voluti i webtags voluti. Ad esempio, se in un punto vogliamo mettere la temperatura attuale, lì editeremo “Temperatura attuale = <#temp> °C”.

Finito di realizzare il sito, si “dice” al programma di generare i files html.

Ora si devono modificare i files che ci interessano che saranno index.htm e, ad esempio, meteo_001.htm, meteo_002.htm, ecc.

Si dovrà aprire ciascuno di questi files col notepad e fare le seguenti sostituzioni:

  • Sostituire le stringhe &lt; con il carattere < (in html il carattere < viene tradotto con la stringa &lt;. Il programma di web editing non sa che quel carattere è un webtag è va lasciato così, quindi dobbiamo modificarlo manualmente);
  • Sostituire le stringhe &gt; con il carattere >;
  • Se nella pagina relativa vi sono dei links ai grafici di temperatura, pressione, ecc., creati da Cumulus, sostituire la stringa linked con la stringa images.

Per le pagine che si vuole si auto aggiornino ogni X tempo, nel relativo file html all’inizio ci sono delle righe che cominciano con <meta… Dopo l’ultima di queste si aggiunge la seguente riga:

<meta http-equiv=”Refresh” content=”60; url=http://vostrosito.altervista.org“>

mettendo al posto di vostrosito.altervista.org l’indirizzo effettivo del vostro sito, e al posto di 60 il numero di secondi che volete che passino tra un refresh ed il successivo.

Ciò fatto, si procede a rinominare i files htm modificati aggiungendo la T nel nome. Modificare il nome non sarebbe strettamente necessario, ma per motivi sui quali non mi dilungo è meglio farlo. Dovendo procedere, tanto vale rinominare seguendo l’esempio di Cumulus, ossia aggiungendo la T al nome (da index.htm a indexT.htm…).

Qualora il web editor scelto non seguisse la struttura di WebEasy, le modifiche da apportare manualmente saranno numerose, ma essendo esse legate allo specifico programma non posso trattarle.

 

  1. TRASFERIMENTO SULL’AREA WEB

Siamo quindi pronti per trasferire tutto sull’area web.

La prima volta che avete installato Cumulus avete anche trasferito nella vostra area web una serie di files seguendo le istruzioni di Cumulus. Ora si tratterà di fare qualcosa di analogo. Si devono cancellare dall’area web i files precedenti e trasferirvi tutto ciò che ha creato il web editor che avete scelto.

 

  1. SETTARE CUMULUS

È l’ultima operazione da fare.

Si devono trasferire nella directory c:\Cumulus\web tutti i files …T.htm generati.

Ciò fatto si apre Cumulus, si va nel menù Configuration e si seleziona Internet. Si va nella cartella files.

C’è una sorta di tabella. La prima riga la si lascia intatta (quella del file indexT.htm).

Dalla seconda riga in poi si sostituisce il contenuto di ogni singola riga con il percorso dei files html salvati con la T. Seguendo l’esempio di prima, in Local filenames nella seconda riga si mette C:\Cumulus\web\meteo_002T.htm. In remote filenames si scrive meteo_002.htm. Si lascia senza check binary e si mette il check in process, realtime e ftp.

Per ogni riga della tabella si mette uno dei files htm che abbiamo generato e modificato. Quando non abbiamo più files, le righe rimaste si lasciano vuote e senza check.

Con questa procedura si è detto a Cumulus di prendere i files nostri, elaborarli sostituendo ai webtags i valori corrispondenti ed inviarli allo spazio web.

A questo punto il procedimento è finito. Al primo riaggiornamento da parte di Cumulus avremo il sito da noi disegnato con i valori meteorologici rilevati dalla nostra stazione.


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